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Cum sociis natoque penatibus et magnis

    “Hot” in inglese ha un duplice significato: caldo torrido (di temperatura) e bollente (in campo erotico). In questi giorni di gran caldo, il sudore mi riporta ad una dimensione animalesca, istintuale e non filtrata.

    Alla costruzione dell’ennesimo castello di sabbia, mi sono domandato quanti padri ne abbiano fatto uno per i loro figli. Il modello si ripete, credo, indelebile negli anni. Analogo infatti me lo faceva mio padre. E simile al mio quello del padre vicino di ombrellone.

    Nel caldo del “meriggio”, come lo chiamava Montale, ho assistito ad una scena fantastica: una serie parallela di fontane a filo pavimento di un parco urbano era la gioia di alcuni bambini, in costume, che correvano tra i getti intermittenti.

    Quando nasciamo il nostro respiro è perfetto: una specie di onda regolare, senza forzature. Si potrebbe anche dire che una buona respirazione ci riavvicina al nostro essere più autentico, ad uno stato di grazia.

    Ognuno di noi ha fatto la prima e medesima esperienza di architettura all’interno del grembo materno. La superficie a disposizione e il nostro corpo crescono di pari passo e così la pancia di colei che ci nutre.

    Con questo blog l’intento è avvicinare più persone a quanto mi appassiona: l’architettura e lo spazio architettonico che ognuno vive. E come lo vive.