![](https://www.gianlucazoli.it/wp-content/uploads/2017/11/Inside-Outside-.-Maison-Bordeaux-Revisited-.-Bordeaux-1.jpg)
Tende e nascondini
Ogni bambino prova gusto a nascondersi. Il bello è che crede di essere nascosto e di non essere visto se è lui/lei che non vede, anche se una buona parte del corpo risulta invece visibile. Il tentativo è quello di rendere proprio uno spazio, con il proprio corpo, di riempirlo fisicamente.
![](https://www.gianlucazoli.it/wp-content/uploads/2017/11/sotto-la-tavola.jpg)
Ricordo bene la casa della mia “dada”, così si chiamavano le baby sitter di 40 anni fa, che dava una mano ai miei genitori a gestire me e i miei fratelli. Una delle cose che più ricordo, oltre alle lasagne, alle pesche dolci e al profumo del sapone di Marsiglia del bagno, era la loggia profonda che faceva da corridoio all’appartamento, a sud. E con esso le tende. Una sequenza di circa 10 metri che si increspavano al vento di quel terzo (?) piano di un palazzo del centro storico di Faenza.
![](https://www.gianlucazoli.it/wp-content/uploads/2017/11/f7f44329a0ecb519642b279a18c54389.jpg)
All’interno di quello stesso appartamento erano ancora le tende a fare da ante all’armadio. Dietro una di queste c’era un cavallino a dondolo. Io e Michela, la nipote della mia dada, quando non ci litigavamo l’equino, giocavamo regolarmente a nascondino avviluppati dentro o dietro quelle tende.
![](https://www.gianlucazoli.it/wp-content/uploads/2017/11/10-wind-in-curtain.jpg)
L’architetto Rem Koolhaas con le tende ha fatto tutta una villa a Bordeaux. Il parallelepipedo, duro, della costruzione viene addomesticato su tutte le pareti esterne e parte delle interne, fatte di tende: coprenti per la zona notte, filtranti per la zona notte, idrorepellenti per quelli delle docce (cfr. immagine di copertina)
![](https://www.gianlucazoli.it/wp-content/uploads/2017/11/big_408644_7856_01_Domus-PB-JCG-08-9709-HD3.jpg)
Questo progetto è come un tuffo nel passato per me. Il ricordo di quel cavallino, del profumo di Marsiglia e della dada Germana.